Storia e cultura del Lago di Garda

L’intero territorio gardesano è stato segnato nel corso del tempo da numerosi episodi storici di rilievo di cui porta tuttora testimonianza. Molti siti sono aperti al pubblico e visitabili in autonomia, mentre altri sono accessibili solo tramite escursioni organizzate.

GardaLanding è in grado di organizzare interessanti percorsi su misura di carattere storico-culturale nei principali luoghi da visitare sul Lago di Garda. Questo tipo di programmi è ideale per gli amanti della storia, le associazioni culturali e gli istituti scolastici. Le visite possono seguire un filo conduttore legato ad una precisa epoca storica in particolare.

Era preistorica

Museo della Pesca Peschiera del Garda

L’area gardesana era abitata già ai tempi della preistoria, come dimostrano antiche incisioni rupestri risalenti al 1500 a.C. In particolare, un buon numero di incisioni è visibile sulla sponda veronese, tra Garda e Malcesine.

Nel comune di Torri del Benaco, in località Brancolino ci sono le due più conosciute: Pietra delle Griselle e Pietra dei Cavalieri.  

Il Museo del Castello Scaligero di Torri del Benaco dedica una sala alle Incisioni Rupestri, importante simbolo di questa epoca storica.

Altre testimonianze delle antiche civiltà che si stabilirono sul territorio gardesano tra il Neolitico e l’età del Bronzo sono i resti di villaggi palafitticoli prealpini.

La maggior parte sono stati rivenuti sulla sponda meridionale del lago di Garda, il sito del Lavagnone di Desenzano e il laghetto del frassino di Peschiera.

Questi siti palafitticoli sono stati inserirti insieme a quelli del resto dell’arco alpino nella lista patrimonio dell'Umanità UNESCO.

Molti dei resti sono ancora sommersi, ma fedeli ricostruzioni e cimeli raccolti nelle ricerche sono conservati al Museo di storia naturale di Verona.

Per scoprire di più sulla storia antica del lago sono presenti museo a Bardolino e il museo della pesca e delle tradizioni lacustri a Peschiera del Garda.

Un viaggio nella storia e cultura per un’esperienza autentica nei luoghi più belli da visitare sul Lago di Garda

Periodo romano

Sirmione

Credits: Stefano Valeri

Dell’epoca romana porta in particolar modo traccia Verona, che dopo Roma è una delle città italiane con più reperti visibili. Primo tra tutti il simbolo della città, l’Arena, anfiteatro del I secolo d.C. utilizzato al tempo per le lotte dei gladiatori.  L’arena è visitabile e tuttora in uso per la stagione estiva dell’opera.

Verona ebbe una grande importanza già in quell’epoca trovandosi al crocevia delle vie Postumia, Gallica e Augusta. Basta passeggiare nel centro per ammirare questo museo a cielo aperto tra strade lastricate, l’arco dei Gavi e Porta Leoni. Nei pressi del Teatro Romano al Museo archeologico sono conservati molti reperti ritrovati nella città, dai mosaici ad oggetti di uso comune.

Al suo pari Brescia conserva molte tracce di questo che è stato uno de periodi più importanti della città. In particolare, è visitabile il grande parco Archeologico di Brescia romana, con il Capitolium e foro romano, patrimonio Unesco dal 2011.

L’importante via di comunicazione che collegava Milano a Brescia e Verona attraversava il territorio del Basso Lago. I romani sono arrivati perciò fino alle coste del Garda, realizzando anche qui imponenti costruzioni e lasciando loro traccia.

Sirmione è possibile visitare Le Grotte di Catullo, i resti di una grandiosa villa romana, nonché il più esteso sito archeologico del nord Italia.

Un’altra villa di cui sono perfettamente conservati gli splendidi mosaici che raffigurano scene di caccia, pesca e vita contadina si trova a Desenzano. La villa si pensa appartenesse al fratello dell'imperatore Magnezio, Decentius, da cui deriva il nome della Città. A Desenzano domina il paesaggio il suo imponente Castello, che risale anch’esso all’epoca romana poi ricostruito nell’XI secolo.

La via Gallica attraversava anche Peschiera del Garda, al tempo chiamata Arilica, da cui ancora oggi prendono nome i suoi cittadini chiamati “Arilicensi”.

All’interno del Bastione Cantarane è ancora possibile vedere resti della di una delle due torri romane che sostenevano un ponte, unico passaggio sul fiume Mincio. Questo rendeva la città, posta sulla via, un punto cardine di controllo dei transiti.

Da non dimenticare anche il territorio della Valpolicella attraverso il quale passava la via Augusta verso il Brennero. Recentemente è stato portato alla luceun mosaico romano perfettamente conservato sotto un vigneto poco fuori Negrar. Testimonianza di una zona ricca di insediamenti romani con ville, villaggi e cantine.

Infatti, già in epoca romana in questo territorio veniva coltivata la vite e prodotto vino da uve appassite, antenato dell’attuale celebre Amarone.

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Periodo medioevale

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Credits: Niels Keekstra

Il periodo medioevale è una delle epoche che ha lasciato in maniera molto evidente il segno su tutto il territorio di Verona e del Lago di Garda.

In particolare, dopo l’anno Mille al tempo delle signorie tre famiglie hanno lasciato strutture architettoniche difensive di grande valore e molto apprezzate: Scala, Visconti, Gonzaga.

Famiglia della Scala

Verona e il lago da metà 1200 alla fine del 1300 furono governati dalla famiglia della Scala. In breve tempo divennero una delle più potenti signorie d'Italia e realizzarono diverse opere difensive a protezione dei propri territori.

Ecco, dunque, che nelle principali città del lago si trovano maestosi esempi di fortezze medievali con torri, mastio e mura merlate.

Stiamo parlando della cittadina murata di Lazise, la rocca di Peschiera del Garda e il castello della penisola di Sirmione. Proseguendo verso nord troviamo i castelli di Torri del Benaco e di Malcesine.

Anche nell’entroterra venne realizzato un sistema difensivo sud-occidentale, ai confini con i territori viscontei e gonzagheschi. Di questo sistema fanno parte i castelli di Ponti sul MincioMonzambanoVillafrancaSoave e Valeggio sul Mincio.

Verona domina l’imponente Castelvecchio, il maniero costruito a metà del 1300, e il suo ponte merlato sul fiume Adige.

Di quest’epoca fiorente sotto la famiglia Scala nella città restano anche chiese e monumenti come la fontana di Madonna Verona, la torre dei Lamberti,

e la Torre del Gardello. Nel centro storico è possibile ammirare il palazzo Scaligero, la residenza della signoria e le caratteristiche Arche scaligere, le tombe monumentali realizzate in stile gotico italiano.

La signoria dei Visconti e dei Gonzaga

Con la fine della signoria scaligera vero la fine del 1300 inizia per Verona il dominio Visconteo.

La signoria sfrutta per il controllo del territorio e il mantenimento del proprio potere molte delle fortezze e cinte murarie realizzate dagli Scaligeri rinforzandole. In particolare si deve a loro la realizzazione di Castel San Pietro e di Castel San Felice costruiti sulle colline a ridosso della città di Verona.

Nel territorio gardesano resta loro traccia a Castelnuovo con la Torre Viscontea e alla Rocca di Lonato. Un’altra loro opera fu il ponte-diga di Borghetto sul Mincio, ideato per deviare il corso del Mincio e privare Mantova del corso d’acqua che alimentava i laghi. L’obbiettivo era riuscire a espugnare Mantova, centro della prestigiosa famiglia dei Gonzaga che però mantenne il suo dominio sulla città fino al 1700.

Epoca Rinascimentale

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Credits: Franco Lanfredi

Il rinascimento a Verona e sul Lago di Garda fu segnato dalla dominazione della Serenissima Repubblica di Venezia.

Questo dominio che durò per quasi quattrocento anni portò stabilità e sicurezza nel territorio e un conseguente benessere diffuso.

In quest’epoca storica sul Lago di Garda vennero costruiti grandi palazzi nobiliari e nuove imponenti fortificazioni per contrastare l’utilizzo di nuovi strumenti di attacco e sfondamento.

Tra le opere più imponenti che i veneziani realizzarono sul Lago di Garda c’è senza dubbio la fortezza di Peschiera del Garda. Il complesso di forma pentagonale posto in un punto strategico per il controllo del bacino d’acqua. Di loro realizzazione sono anche le due porte d’accesso, Porta Verona e Porta Brescia e il Ponte dei voltoni che attraversa il Canale di Mezzo.

Verona i veneziani edificarono le porte monumentali in stile rinascimentale e nello stesso stile fecero la facciata del Palazzo del Capitano e la Loggia del Consiglio.

Tra i palazzi citiamo palazzo Maffei, il Palazzo della Gran Giardia e palazzo Carlotti.

Nel territorio della provincia si diffuse invece la moda della villa veneta. Villa Mosconi Bertani, Villa Santa Sofia e Villa della Torre, ne sono alcuni esempi in Valpolicella; mentre Villa Guarienti domina il lago dalla magnifica Punta San Vigilio.

La città di Mantova sotto il dominio dei Gonzaga divenne una delle capitali più prestigiose del Rinascimento italiano.

I Gonzaga furono tra i principali mecenati dell’epoca e resero Mantova una delle città più in vista e uno dei massimi centri d’arte.

La famiglia accolse alla sua corte vari intellettuali di spicco, che lasciarono un’impronta indelebile nell’architettura della città.

A loro si devono il Palazzo Ducale con la celebre la Camera degli Sposi, le chiese di San Sebastiano e di Sant’Andrea e il Palazzo Te.

Periodo asburgico

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Credits: M. Pavioli

Nel periodo della dominazione asburgica del 1800 a Verona e in tutto il territorio circostante vennero realizzate grandiose opere militari.

L’impero costruì infatti mura, bastioni, fortezze, caserme ed edifici logistici, la visita a questi siti permette di comprendere l’organizzata ed efficace strategia militare che lo caratterizzò

Ben conservate a Verona sono ancora le mura della città, l’ospedale militare austriaco, l’Arsenale e la caserma Mastino. Salendo con la funicolare si raggiunge Castel San Pietro, convertita in caserma dagli autriaci. Luogo ideale per avere il completo controllo del territorio.

In tutta la zona collinare di Verona sono distribuiti torri e forti austriaci, motivo per cui la zona prende oggi il nome di Torricelle.

Le fortificazioni militari si estendono anche su tutto il territorio gardesano creando un unico complesso difensivo e di controllo territoriale. Alcuni dei forti tuttora visibili sono: forte Papa a Peschiera, il forte di Pastrengo, forte Ardietti a Ponti sul Mincio, il forte di Rivoli, il forte di Riva del Garda.

L’Impero istituì anche un “Quadrilatero difensivo” che metteva in comunicazione le fortezze di Peschiera del Garda, Mantova, Legnago e Verona. Controllando il vasto territorio della pianura padana ed ostacolando il transito di truppe nemiche nell’area.

Il territorio gardesano, in particolare Custoza, San Martino e Solferino furono luogo le tragiche e sanguinose battaglie tra italiani e austriaci durante le guerre di indipendenza. A San Martino è possibile visitare il complesso monumentale realizzato a memoria di queste battaglie risorgimentali che conserva abiti, armi e altre memorie di guerra.

Le Grandi guerre del ‘900

Vittoriale degli italiani

Credits: Maria Bosetti - Maria.santiago18 (IG)

La storia e la cultura di molti luoghi luoghi da visitare sul lago di Garda è anche legata a questo periodo del Novecento.

Molte delle strutture realizzate dall’impero asburgico vennero anche utilizzate durante le Grandi Guerre per uso militare.

Un edificio che ricoprì un ruolo fondamentale per le sorti della Prima Guerra Mondiale fu il Palazzo del Comando di Piazzaforte di Peschiera del Garda. Oggi conosciuta come Palazzina storica, nel 1917 qui si tenne il convegno interalleato per decidere come reagire alla disfatta di Caporetto. Re Vittorio Emanuele III si incontrò con i rappresentanti diGran Bretagna e Francia, per analizzare la situazione militare, e studiare le necessarie contromisure.

All’interno della Palazzina Storica è presente ora un museo che raccoglie le testimonianze storiche inerenti alla Grande Guerra, da oggetti e divise fino a documenti originali.

Nel territorio gardesano altri musei raccontano di questo importante periodo delle grandi guerre.

Tra questi il Mu.sa di Salò che racconta tra le sue sale l'identità della città, divenuta famosa per esser stata la sede degli uffici della Repubblica Sociale Italiana. Fondata da Mussolini nel 1943 e anche conosciuta appunto come Repubblica di Salò.

Il museo raccoglie armi, uniformi e racconta il suo contributo alla storia nazionale, ospitando spesso anche molte mostre temporanee sul tema.

Nella parte trentina del Lago, ai piedi di montagne disseminate di fortificazioni e trincee, diversi musei e siti storici fanno parte della Rete Trentino Grande Guerra. I musei raccolgono materiali e immagini a memoria di questi avvenimenti che ha segnato in modo profondo il territorio, la popolazione e il paesaggio.

Unico nel suo genere è il Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera.

Un complesso di edifici, giardini, corsi d’acqua e uno splendido teatro all’aperto. Costruito a partire dal 1921, dal poeta Gabriele d’Annunzio con l’aiuto dell’architetto Gian Carlo Maroni.

La casa-museo fu realizzata a memoria della vita inimitabile di questo poeta-soldato e delle sue imprese durante la Prima Guerra Mondiale.

Sono molteplici i percorsi per scoprire i punti di interesse di tutte queste epoche. Per questo è necessario affidarsi ad un nostro esperto della storia e della cultura del Lago di Garda.