Nomi abitanti sul Lago di Garda
C’ERA UNA VOLTA IL LAGO DI GARDA…
“C’erano una volta tre misteriosi personaggi: Sarca, Benaco e la bellissima Garda. Questi erano niente meno che i nomi dei primi leggendari abitanti sul Lago di Garda…
…Sarca e Benaco erano due fiumi molto importanti, mentre Garda era una splendida Ninfa, figlia di Benaco. Quando Sarca la conobbe, fu amore a prima vista. Promise al padre di lei che se avesse benedetto la loro unione, Sarca avrebbe congiunto le sue acque con quelle di Benaco. Dal loro incontro sarebbe nato un lago “grande quanto il mare”, a cui avrebbero dato il nome della figlia e sua sposa, Garda. Benaco accettò subito la proposta e i due convolarono a nozze. Ebbero presto un figlio: lo chiamarono Mincio.”
Una storia romantica, vero? Questa è, secondo me, in assoluto la leggenda più bella che racconta la nascita del Lago di Garda. Ad oggi, sulle sue sponde, vivono circa 130.000 persone, appartenenti a tre Regioni differenti: il Veneto, la Lombardia e il Trentino-Alto Adige. Pensa a quante altre storie e tradizioni si sono succedute nel tempo… Considera che i paesini che si affacciano sulle sue acque profonde sono più di una ventina.
Tuttavia, una particolare usanza era comune a tutti, a prescindere dalla zona: soleva accadere intorno alla seconda metà di agosto. Con l’accorciarsi delle giornate, all’imbrunire, uomini, donne e bambini si riunivano nelle stalle. Riscaldati dal tepore di piccole lampade, arrivava l’ora del racconto…
Un’occasione unica per gli abitanti di tutti i luoghi da visitare sul Lago di Garda, per tramandare le origini del passato.
Proprio in questi momenti, chiamati “filò”, ci si intratteneva con fiabe e leggende a cui, ancora oggi, chi vive sulle sponde del Garda crede. Tuttavia, esistono ovviamente altre documentazioni storiche che spiegano scientificamente la nascita di questo lago.
LE ORIGINI DEL NOME
Anzitutto, partiamo dal nome: come mai alcuni lo chiamano Benàco, altri Bènaco, altri ancora Garda? Benàco è il suo primo vero nome, probabilmente di origine celtica. Anche i Romani lo solevano chiamare così, in quanto tale aggettivo significa “cornuto”. Ciò stava ad indicare la numerosità dei promontori che costellavano le rive del lago.
Successivamente, per ragioni tuttora sconosciute, le popolazioni locali della costa orientale hanno spostato l’accento sulla “e”. È molto probabile che, ancora oggi, se ti recherai a Salò sentirai pronunciare il nome correttamente… Mentre già a Peschiera del Garda il “Lago Bènaco” prenderà il sopravvento.
In ogni caso, il bacino è stato ufficialmente riconosciuto come Lago di Garda. La denominazione è cambiata ancora nel lontano Medioevo, ed è infatti di origine germanica. Garda deriva dalla voce longobarda “warda”, la quale indica un luogo di guardia e di osservazione. Basti pensare a quanti scontri hanno avuto luogo tutt’intorno al lago più grande d’Italia.
Ebbene sì! Con un perimetro di 159 km, lunghezza 51,6 km e larghezza 17,5 km, è il più esteso di tutta la penisola. Immagina quanti luoghi da visitare il Lago di Garda accoglie sulle sue sponde…
A mio parere, uno degli aspetti più affascinanti di questo territorio è il fatto che i dialetti si mescolino tra loro, anche da rive opposte! Ad esempio, Limone è situata in Lombardia, ma non mancherà di sentire l’accento trentino. O a Malcesine, invece, sotto la provincia di Verona, la parlata ha comunque qualche sfumatura del dialetto bresciano. Insomma, un mix davvero unico.
Capisco quindi anche la difficoltà di chi sceglie di visitare il lago e si interroga sull’eterno dilemma: qual è il lato più bello? Qual è la località migliore? La verità è che non esiste oggettivamente una risposta giusta. Per definizione, un paesaggio si forma attraverso gli occhi di chi lo osserva! Allora io posso soltanto svelarti che le sponde più belle saranno quelle che ti faranno emozionare, ti riporteranno alla mente dei ricordi… O ti lasceranno nel cuore una velata malinconia.
Ma veniamo al dunque: ti ho svelato come si chiamavano gli antichi “antenati” che hanno creato questo spettacolo della natura. Ma ti sei mai chiesto i nomi esatti di tutti gli abitanti odierni del Lago di Garda? Se sei curioso di scoprirlo, sei nel posto giusto. Oltre a svelarteli uno per uno, ti rivelerò anche l’etimologia dei nomi dei paesi lacustri. Credo fermamente che solo partendo dalle origini di un luogo si può scoprire la natura di chi vi dimora.
NOMI ABITANTI A SUD EST DEL LAGO DI GARDA
Intorno al lago si nascondono borghi incantati, centri medioevali e porticcioli pittoreschi. Sarebbe davvero impossibile elencarli tutti…Perciò, ho scelto i 20 paesi più popolati, che destano spesso tanto fascino quante domande. Partirò da Peschiera del Garda, costeggiando le rive orientali del lago. Attraverseremo le grandi gallerie che conducono fino a Riva del Garda e da lì ritorneremo indietro, passando per la parte occidentale.
Ps: Se ti servisse una mappa per prendere i vari riferimenti, a questo link, scorrendo fino all’ultima pagina, troverai la cartina del lago.
Pronto per un fantastico viaggio nello spazio-tempo tra tutti questi luoghi da visitare sul Lago di Garda?
Ti presento subito la mia bella Peschiera, un paese da una storia tanto lunga quanto non priva di difficoltà. Ma penso sia più giusto ricordarla con il suo affascinante antico nome, “arilica”. O meglio, “dove tutto scorre”. Non per nulla, io e tutti i miei compaesani veniamo ancora identificati come arilicensi!
Ebbene sì, questo è il nostro vero nome… Pensa che la parola “Arilica” proviene dal celtico, la lingua parlata dai Galli. Già a suo tempo, Peschiera era centro portuale e scenario di importanti conflitti. I Romani ne riconobbero l’importanza strategica, ma anche gli Scaligeri, la Serenissima e, per finire, il grande Impero Austro Ungarico. Infatti, attualmente, Peschiera del Garda è parte del complesso difensivo conosciuto come “Quadrilatero”, un sistema creato dagli austriaci nell’Ottocento. Dal 2017, le Mura Veneziane sono inoltre state inserite nell’elenco dei patrimoni mondiali UNESCO. Insomma, se sei in cerca di un paese in cui si possa respirare il profumo della storia, qui troverai ciò che cerchi.
Seguendo il Lungolago Garibaldi che parte da Peschiera, percorriamo tutta la ciclopedonale che costeggia il lago, fino a giungere a Lazise. Nel Medioevo, il paese era conosciuto con il nome di “laceses”, derivato dal latino “lacus”, il quale indica un villaggio lacustre. Ti svelo una curiosità che pochi conoscono: sapevi che il borgo è stato il primo Comune libero d’Italia?
Facciamo un salto indietro nel tempo. La dinastia dei Re Berengario, verso la fine dell’Ottocento, dichiarò che Lazise non dovesse essere più soggetta ad alcun feudatario. Così, in seguito alla richiesta degli abitanti, il Re Ottone II proclamò ufficialmente che il comune poteva autonomamente fortificarsi e gestire gli scambi commerciali. È il 983, e i lacisiensi (o lazisiensi) diventano il primo popolo alla storia ad ottenere la libertà.
Passiamo ora ad altri due luoghi da visitare sul Lago di Garda, prossimi l’uno all’altro: Bardolino e Garda.
Il paese di Bardolino oggi gode di rinomanza grazie al territorio fertile della zona, dal quale nasce il famoso vino omonimo. Il suo nome, in questo caso, ha origini longobarde, nel vero senso letterale. Infatti, deriva da “bardus”, il quale significa “longobardo”. Aggiungendo i due suffissi “olus” e “inus”, si ottiene il significato completo: Bardolino non era altro che il “piccolo luogo dei longobardi”. Ed ecco perché gli abitanti sono conosciuti come bardolinesi! Un nome che identifica ancora le loro antiche origini.
Vicino a Bardolino nasce il paese da cui deriva uno dei tre nomi dei primi abitanti sul Lago di Garda, secondo la leggenda… Siamo arrivati a Garda. Secondo la leggenda, Garda era il nome della ninfa, figlia del fiume Benaco. Secondo la storia, l’etimologia deriva da “warda”, come già ti accennavo, che nella lingua longobarda indica un luogo di guardia. Da lì nasce “garda” che ad oggi non solo identifica il comune e i residenti, chiamati gardesani, ma anche l’intero lago.
Parlando di Garda, non si può non menzionare Punta San Vigilio. Alcuni lo definiscono il punto più romantico del lago, altri un luogo incantato… Una cosa è certa: sono tantissimi i personaggi storici che, affascinati, hanno dimorato nella sua unica locanda. Tra i tanti, lo zar Alessandro II di Russia, il primo ministro Winston Churchill e l’attuale Re del Regno Unito, Carlo III.
Proprio dopo Garda sorge Torri del Benaco…Mi raccomando, ora sai come pronunciarlo correttamente! Nel dialetto veneto, in particolare, si pronuncia precisamente come “Tòri de ‘l Bènaco”. Anticamente conosciuto come “castrum turrium”, il nome deriva dalle torri del castello che sorvegliano, imponenti, le acque del lago. Benaco, invece, non ha bisogno di altre spiegazioni. Data l’importanza della costruzione per la cittadina, anche gli abitanti si fanno chiamare torresani.
Che casualità che i due paesi tra i luoghi da visitare sul Lago di Garda con il nome dei suoi antenati si trovino così vicini… Forse le leggende nascondono sempre in fondo un po’ di verità!
Diverse invece sono le possibili etimologie di Brenzone sul Garda. Un paesino di poco meno di 3.000 abitanti, tanto caratteristico quanto avvolto nel mistero. Alcuni ritengono che l’etimologia derivi dal popolo dei Brenni, una tribù germanica insediata sul Monte Baldo. Altri utilizzano la sua origine latina, ossia “brunzonium”, che evidenzia la particolare conformazione del paese.
Infatti, Brenzone si sviluppa in salita: da Castelletto, affacciato sulle acque del lago, si sale fino a giungere Campo. In questo borgo, attualmente, vivono solo 10 persone… L’alone di magia che sembra circondarlo ti farà dimenticare per un attimo di essere ancora sulla Terra! Comunque, quello che è certo è che oggi tutti gli abitanti di Brenzone sono chiamati brenzoniani. Ciò deriverebbe dal fatto che una famiglia importante del passato avesse proprio tal cognome.
NOMI ABITANTI DEL NORD DEL LAGO DI GARDA
Passiamo ora ai nomi degli abitanti che vivono sul Lago di Garda settentrionale. Partiremo da Malcesine, uno dei più famosi luoghi da visitare sul Lago di Garda.
Malcesine, sebbene sia collocata sulle rive più a nord, è ancora parte della Regione Veneto. Non vedevo l’ora di parlartene, perché l’origine del suo nome è tra quelle più strane e un po’ inquietanti. Ci sono due interpretazioni: la prima, quella più famosa, deriva proprio dalla storia di Malcesine.
Infatti, i reperti ritrovati nell’area hanno stabilito che i primi popoli a stanziarsi qui sono stati gli Etruschi. Penso che ricordi anche tu qual era il loro segno distintivo: le camere sepolcrali, edificate con particolari tecniche attribuibili esclusivamente al carattere etrusco. Di qui, Malcesine deriverebbe da “males scilices”, ossia scoglio dei morti. Un’etimologia alquanto bizzarra… L’altra non è da meno. Un’altra derivazione sembra provenire da “mala saxis”, ossia cattivo sasso. Questo per indicare la particolare conformazione a scogliera della cittadina. Insomma, in entrambi i casi meglio non ricordarlo ai malcesinesi!
Comunque, ci addentriamo finalmente nel Trentino. Letteralmente, perché per arrivarci si devono attraversare diverse gallerie. D’altronde, qui le montagne si fanno a strapiombo sul lago, regalando scorci mozzafiato. Sbucati fuori dal buio, siamo adesso a Nago-Torbole. Nago deriva da “naco”, abbreviazione di “benaco”. Torbole invece proviene da “turbulus”, il terreno paludoso che circonda il fiume Sarca a livello della foce.
Si tratta degli unici luoghi da visitare sul Lago di Garda dove sorgono le suggestive Marmitte dei Giganti.
I due paesi sono sotto lo stesso comune, ma uno è situato sulle rive del lago, l’altro già verso le alte montagne. Comunque, i loro abitanti sono rispettivamente i naghesi e i torbolani.
Ora, tra i nomi degli abitanti sul Lago di Garda troveremo quello a mio parere più semplice, ma allo stesso tempo più facile da ricordare…Sto parlando dei rivani, il popolo di Riva. Riva del Garda è il paese in assoluto più a nord di tutto il lago. Quasi tutti i visitatori dell’antico Benaco aspirano a metterci piede almeno una volta. Comunque, l’origine del nome è piuttosto semplice. Deriva dal latino “ripa”, che non indica altro che la collocazione del paese, affacciato direttamente sull’acqua.
Da Riva del Garda sono poi facilmente raggiungibili altri due laghi che, sebbene non siano estesi come il Garda, regalano paesaggi da sogno. Mai sentito parlare del Lago di Ledro e del Lago di Tenno? Se non ci sei mai stato, il mio consiglio è quello di fare una piccola sosta in ciascuno di questi, qualora ti trovassi vicino a Riva.
Passiamo poi invece al borgo che, a mio parere, è forse il più pittoresco…Dopo aver attraversato nuovamente lunghe gallerie, Limone sul Garda ti attende per regalarti uno spettacolo unico. Fatto di colori vivaci, fioriture pastello e l’incredibile giallo acceso delle limonaie.
Come per l’inglese, in cui bisogna fare attenzione ai “false friends”, anche le lingue antiche nascondono dei tranelli. Gli studi più recenti, infatti, hanno dimostrato che l’etimologia del nome non corrisponderebbe ad una derivazione dall’omonimo frutto, anzi. Sebbene stiamo parlando proprio di un posto in cui gli alberi di limone sorgono in ogni dove, l’origine della parola è da ricercarsi altrove.
In particolare, ancora una volta, sono stati i celti a definirlo, partendo da “limo”: una voce che significa, letteralmente, “olmo”. Strano, vero? Eppure, stando a quanto riportano i documenti storici, si tratta di una vera e propria coincidenza. Ed ecco spiegato perché gli abitanti del borgo sono conosciuti comunque come limonesi.
I prossimi luoghi da visitare sul Lago di Garda sono tra i meno conosciuti, ma ti regaleranno i punti panoramici più mozzafiato.
Alzandoci un po’ di quota giungiamo a Tremosine. Percorrendo stradine traverse e un poco in salita, arriverai alla suggestiva Terrazza del Brivido. Sospesa a 350 metri d’altezza, regala ai più coraggiosi uno scenario difficile da dimenticare. È anche il posto perfetto per riuscire ad ammirare i tornanti della famosa Strada della Forra.
Se ti sembra di aver già sentito questo nome, è perché quest’ultima è stata la location di famosissimi film, tra cui quello di James Bond. O forse perché Winston Churchill la definì come l’ottava meraviglia del mondo? Comunque, sembra chiaro il motivo per cui gli abitanti del luogo, chiamati tremosinesi, vanno fieri delle loro origini.
La tesi più accreditata fa risalire l’origine del nome Tremosine al 1185. Per la prima volta, si trovano testimonianze di “tremusina”, come la chiamavano gli etruschi. Il significato è ancora incerto, ma lo si ricollega alla tramoggia. Letteralmente, “misura di tre moggi”, per simboleggiare la conformazione del luogo.
Un altro piccolo paesino dai segreti nascosti è indubbiamente Tignale. La sua caratteristica è quella di comprendere un intero altipiano, fatto di piccoli centri abitati sparsi qua e là. Tuttavia, l’etimologia appare leggermente controversa. Da un lato, alcuni ritengano che derivi da “tina”, aiuola; altri da “tignum”, trave. Una credenza non dimostrata riporta il nome al celtico “tun”, che simboleggia un villaggio rurale.
D’altronde, i misteri celati dietro alle origini di Tignale sono tanti come quelli che si nascondono tra le sue colline. Mai sentito parlare del Santuario di Montecastello?
Troverai tutto ciò che c’è da sapere a riguardo nell’articolo dedicato ai luoghi da visitare nascosti sul Lago di Garda. Se sei curioso, clicca qui!
Comunque, per chiudere con l’ultimo dei nomi degli abitanti situati sul Lago di Garda settentrionale, ti ricordo che i tignalesi, in totale, sono poco più di 1000.
NOMI ABITANTI A SUD OVEST DEL LAGO DI GARDA
Immagina di camminare per un piccolo borgo incantato, respirando a pieni polmoni il profumo delle arance in una calda giornata primaverile… Sembra quasi di essere in un piccolo paradiso terrestre, vero? In realtà, esiste davvero un posto così: siamo a Gargnano! L’etimologia latina del nome riporta a “garenius”, trasformato poi ufficialmente in “garniano” nel 937. Un popolo fortunato, quello dei gargnanesi, che da tempo ha il privilegio di abitare in uno splendido “locus amenous”.
Poco distante da loro, si erge uno dei pochi paesi onorati con l’antico nome del lago: Toscolano. Infatti, fino al I secolo d.C., “Tusculanum” era comunemente riconosciuta come “Benacum”, fondata dagli etruschi. L’etimologia è di origine latina, deriva da “tusculus” e sembra indicare un senso di appartenenza. Tanto che, ancora oggi, gli abitanti si fanno chiamare orgogliosamente con il nome di toscolanesi.
La cittadina è separata tramite un piccolo fiume da Maderno, un comune di origini romane. Una curiosità: in latino, madernus non è un sostantivo, ma un aggettivo che deriva da “maternus”. In particolare, sembra che il culto delle divinità fosse alquanto praticato nel paesino, nel quale si mescolano diverse religioni pagane. I romani, infatti, veneravano le Giunoni, in quanto riconosciute come genius loci del posto.
Questa particolare espressione indicava, nell’antichità, la divinità che dava l’anima al luogo, rendendolo abitabile. Un po’ come oggi si crede al santo patrono protettore. Per i celti, le Giunoni corrispondevano alle Matronae, ed ecco l’origine del nome. Non c’è da stupirsi se attualmente gli abitanti sono ancora conosciuti con il nome di madernesi!
Tra i prossimi luoghi da visitare sul Lago di Garda che scopriremo, si cela la lussureggiante dimora del poeta e scrittore Gabriele D’Annunzio.
Sto parlando di Gardone Riviera, un tranquillo comune bagnato dalle acque occidentali dell’antico Benaco. Il toponimo è stato già spiegato in precedenza, quando ti ho svelato le origini di Garda. Gardone non è altro che una derivazione di warda. Se ci fai caso, le due cittadine sono quasi allineate, faccia a faccia, sulle sponde opposte. Ancora una volta, i suoi abitanti sono fedelissimi alle origini del paese, prendendone il nome. Se non dovessi riuscire a trovare l’ingresso per il Vittoriale, la casa museo di D’Annunzio, basta chiedere ai gardonesi…
Purtroppo, l’etimologia di Salò non è altrettanto chiara, anzi. Vi sono molti dubbi sulle origini del toponimo, ma ti svelerò comunque le due ipotesi più accreditate. La prima riporta al nome Salodia, una bellissima regina etrusca, che costruì sul territorio palazzi sfarzosi. L’altra, invece, si collega al fatto che in tempi antichi la cittadina fosse un importantissimo deposito di sale. Comunque, qualora ti capitasse di recarti in questo delizioso borgo, ricorda che i suoi abitanti si fanno chiamare salodiani.
Rimettendoci in moto, arriviamo a Manerba, uno splendido paesino caratterizzato dall’omonima rocca e riserva naturale. Forse potresti intuire da solo da dove derivi questo nome così elegante… Non ti ricorda qualcosa, o meglio, qualcuno?
Ebbene, il toponimo sembra proprio riferirsi a Minerva, la divinità della lealtà in guerra. Si narra infatti che la dea si fosse fermata proprio in quella zona, per insegnare agli abitanti la coltivazione dell’olivo. Non a caso, l’area è oggi costellata da frantoi: i manerbesi si sono decisamente impegnati nell’apprendere tutti i suoi preziosi insegnamenti!
Siamo quasi arrivati al termine di questo viaggio tra i nomi degli abitanti dei luoghi da visitare sul Lago di Garda… Percorrendo una splendida strada con vista lago, giungiamo a Padenghe sul Garda.
Anche il toponimo della cittadina, come per Salò, è avvolto nel mistero. Alcuni lo attribuiscono alla voce ligure “padengo”, che letteralmente significa “senza fondo”. Altri ritengono derivi da “padi incolae”, ossia abitanti del fiume Po. Un’altra ipotesi riguarda sempre il fiume Po, secondo cui il nome antico era composto da Padus e il suffisso “engo”, che indica appartenenza. In generale, il significato sembra proprio identificare i suoi abitanti, i padenghini, come un popolo risiedente nelle vicinanze del fiume più lungo d’Italia.
Poco distante da loro dimorano i desenzanesi, abitanti del comune più popoloso di tutto il lago. Si narra che il toponimo derivi dal proprietario della Villa Romana di cui ancora oggi si possono ammirare i resti, Decentius. Una credenza di origine popolare racconta invece che il nome vuole richiamare il termine “discesa”, ad indicare il fatto che il comune si erge su una zona collinare.
La cittadina di Desenzano del Garda è forse una delle più eleganti. Te ne accorgerai subito osservandola dalla sommità del suo castello. Io dico sempre che ricorda tanto una località di mare. Infatti, addentrandosi nelle zone residenziali, si sviluppano numerose stradine che conducono tutte alle rive del lago.
L’ultimo dei luoghi da visitare sul Lago di Garda è un borgo che si sviluppa su una piccola penisola, sancendo il confine tra sponde occidentali ed orientali.
Benvenuto a Sirmione! Probabilmente ne avrai già sentito parlare, e credo anche di sapere il perché. Un imponente castello scaigero, le grotte di Catullo e tante altre piccole perle sono tutte nascoste qui, custodite dai sirmionesi. La particolarità di questo borgo gioiello si ritrova anche nella sua etimologia. Infatti, il nome deriva dal greco “syrma”, che indicava le vesti usate a teatro con lunghi strascichi… Proprio come il paesino, che si sviluppa dall’entroterra sino alla punta di un lembo di terra circondato dall’acqua.
Per chiudere il cerchio, ritorniamo a Peschiera per terminare quest’avventura! Beh, ora che li sai tutti devo proprio chiedertelo… Quale tra tutti i nomi degli abitanti del Lago di Garda è il tuo preferito?